Evola parla di una cospirazione mondiale, che supera il giudaismo e che comprenderebbe elementi non umani. Menziona un principe delle tenebre. Ed in ciò ha ragione. Perché che cosa sono gli archetipi junghiani dell’inconscio Collettivo? Sono entità inumane. Gli antichi li chiamarono demoni e Dei. È la memoria del sangue, per meglio dire, una memoria che circola nel sangue, che opera sulla terra per mezzo del sangue. Non c’è nulla di più misterioso del sangue. Paracelso lo considerava una condensazione della luce. Io credo che il sangue ariano, iperboreo, lo sia, ma non della luce del Sole d’Oro, di un sole galattico, bensì della luce del Sole Nero, quella del Raggio Verde. Non è l'”archivio della luce di Akasha”, bensì di un altro universo. L’archivio akashico appartiene al Nemico. Penetrando la Memoria del Sangue Iperboreo si risveglia la Voce e si recupera il Vril, potendosi rompere il Cerchio dell’Eterno Ritorno. E per questo che gli ariani dell’India Kshatriya brahamanica e dell’Hitlerismo Esoterico cercarono di conservare la purezza del sangue, per “ricordare” meglio e vincere nella Grande Guerra. Altrettanto fanno i giudei, all’estremo opposto con il loro “antisangue”.