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Julius Evola on the Dark Age
This is an excerpt from one of the best introductory texts on tradition and modern esotericism, “Revolt Against the Modern World” by Julius Evola. The original text is from the ancient Visnu Purana, foretelling the fate of mankind, particularly the men and women of the 20th and 21st century, and beyond. Alongside Guenon’s “The Crisis of the Modern World”…
The Lost Continent of Atlantis
The land of Atlantis, also known as the Hyperborea of the Silver Age (Treta Yuga) was the second terrestrial homeland of the Hyperborean race. After the fall of the original Hyperborea, many of its inhabitants migrated to the southern continents of the world, while some journeyed and established a civilization in Atlantis, corresponding with the west…
Bipartizione dello spirito tradizionale e l’ascesi – Julius Evola
Dopo aver indicato il senso delle caste, occorre accennare a quella via, che in certo modo è al di sopra delle caste e che risponde all’impulso verso la realizzazione diretta della trascendenza, in termini analoghi a quelli dell’alta iniziazione, ma fuori dalle strutture specifiche e rigorose di quest’ultima. Mentre il paria è il sottocasta, il “caduto”, colui che è sfuggito alla “forma” per esser impotente di fronte ad essa, sì da tornare al mondo infero – l’asceta è il supercasta, è colui che si scioglie dalla forma perché rinuncia al centro illusorio dell’individualità umana e non attraverso la fedeltà alla propria natura e la partecipazione gerarchica, ma per mezzo di una azione diretta, volge verso il principio, da cui ogni “forma” procede.
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Miguel Serrano su Adolf Hitler, Julius Evola e Carl Gustav Jung – Adolf Hitler: l’ultimo Avatara
Evola parla di una cospirazione mondiale, che supera il giudaismo e che comprenderebbe elementi non umani. Menziona un principe delle tenebre. Ed in ciò ha ragione. Perché che cosa sono gli archetipi junghiani dell’inconscio Collettivo? Sono entità inumane. Gli antichi li chiamarono demoni e Dei. È la memoria del sangue, per meglio dire, una memoria che circola nel sangue, che opera sulla terra per mezzo del sangue. Non c’è nulla di più misterioso del sangue. Paracelso lo considerava una condensazione della luce. Io credo che il sangue ariano, iperboreo, lo sia, ma non della luce del Sole d’Oro, di un sole galattico, bensì della luce del Sole Nero, quella del Raggio Verde. Non è l'”archivio della luce di Akasha”, bensì di un altro universo. L’archivio akashico appartiene al Nemico. Penetrando la Memoria del Sangue Iperboreo si risveglia la Voce e si recupera il Vril, potendosi rompere il Cerchio dell’Eterno Ritorno. E per questo che gli ariani dell’India Kshatriya brahamanica e dell’Hitlerismo Esoterico cercarono di conservare la purezza del sangue, per “ricordare” meglio e vincere nella Grande Guerra. Altrettanto fanno i giudei, all’estremo opposto con il loro “antisangue”.