La telepatia è l’arte di comunicare idee, sentimenti e anche azioni a distanza, senza mezzi intermediari visibili o invisibili, e al di là dalla portata dei nostri sensi, occhi, orecchie, naso. Il nostro caro vecchio amico Fabre ha scritto molto sulla telepatia degli insetti. Gli scienziati moderni fingono di non avere amato Fabre, ma in fondo, hanno per lui, come noi tutti, un’ammirazione affettuosa e senza limiti. Gli Inglesi hanno messo la sua statua bene in vista nel bel mezzo di uno tra i loro più bei musei di storia naturale. Avrei voluto citarlo molto spesso in questo libro, e credo che l’essermene astenuto passerà per un merito e farà piacere agli scienziati moderni.
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Il cordone dorato – Catari, trovatori e la ricerca del Graal
Molto poco si conosce su questa setta eretica del XII secolo, che arrivò però ad esercitare un influsso decisivo nella zona di Languedoc, la Francia meridionale di oggi, in Aragona, in Italia del Nord, in Germania e, perfino, in Inghilterra. Si può supporre probabilmente che se essa non fosse stata distrutta dalla crociata contro gli Albigesi, e dall’Inquisizione; la storia della Spagna e, quindi, anche del Sudamerica, sarebbe stata molto diversa. La fortezza di Montségur fu il tempio sacro e solare dei Catari nei Pirenei. In tutta la zona esisteva una sorta di rete di posti sacri e di caverne dove si conferiva l’iniziazione. Tra cui quella del Consolamentum, una specie di secondo battesimo, o seconda nascita, ebbe una cerimonia esoterica, il cui significato non si conosce, di nome Manisola. Si suppone che essa derivi da Mani, il fondatore del manicheismo.
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La corte di Lucifero – Le chiese catare (gleisas) nelle grotte del Sabarthès
ORNOLAC, NEL PAESE DI FOIX
La valle del Sabarthès, dove mi sono installato per il momento, è stretta, d’aspetto assai romantico, circondata da alte falesie di calcare fra le quali si aprono la via le acque selvagge dell’Ariège. Questo fiume scende dalla regione del colle di Puymorens – colle molto battuto, all’altezza del quale la strada proveniente da Tolosa si biforca verso l’Andorra e verso la Catalogna e si precipita nella vallata, saltando le rocce, formando in alcuni punti magnifiche cascate, in una trasparenza di cristallo. L’Ariège raggiunge così Ax-les-Thermes, l’antica stazione termale di cui già i Romani apprezzavano le acque sulfuree. Nel Medio Evo i crociati che rientravano dalla Palestina venivano a rinfrancarvi le membra smagrite da tante privazioni, sperando anche di guarirvi dalla lebbra. Accanto alla felicità eterna promessa dalla Chiesa, la cura della loro salute e il desiderio di vivere il più a lungo possibile non parevano loro completamente trascurabili…
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La corte di Lucifero – Ercole gli argonauti e il Graal
Port-Vendres
Ho visto uscire dal porto un grande peschereccio diretto in Africa. C’erano molti Inglesi a bordo. Mi hanno detto qui che il clima della costa mediterranea francese non era più tanto dolce né tanto regolare come un tempo, e che le spiagge dell’Africa del Nord attiravano ora i turisti più di quelle del Rossiglione. Questo porto, situato ai piedi dei Pirenei orientali, è subentrato ad un insediamento antichissimo. Già i Fenici, che sfruttavano delle miniere d’oro nella montagna, vi avevano fondato un importante deposito. I Greci posero fine al loro dominio e li scacciarono dalla contrada… la città si chiamava un tempo Portus Veneris: “Il porto di Venere”. Io penso che siano esistiti, in tempi assai remoti, uomini simili ai Vichinghi che osarono avventurarsi sui mari.
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Il catarismo dei Pirenei e il folclore
Una delle efflorescenze più probanti di tutto il folclore è lo sviluppo del catarismo nei Pirenei. Il catarismo della Francia meridionale ha, come tutte le religioni (e come tutti i fiumi) molte sorgenti, anche se una di queste è la principale. Un fiume raramente è tale senza l’apporto di numerosi affluenti. Luchaire protestava già ( in LAVISSE, Storia di Francia, tomo II, 2a parte, p. 198, 1911 ) contro l’idea che il catarismo del meridione della Francia venisse direttamente dall’Oriente. Oggi, conosciamo sufficientemente il folclore pireneico perché sia possibile dire che la più remota origine di questa religione è da ricercarsi nel paese dei giganti, che si estendeva dalle Corbières sino ai monti Cantabrici in tutto il paese delle grandi grotte di montagna nelle quali sono state ritrovate le più meravigliose delle prime opere d’arte delle nostre razze.