Abbiamo attraversato ed oltrepassato Horn, senza soste, svoltando a destra abbiamo raggiunto le periferie della cittadina e poi, dopo altre cinquecento iarde, abbiamo svoltato alla nostra sinistra, e abbiamo seguito una bella strada asfaltata costeggiata da alberi e prati oltre i quali si possono ammirare altri alberi ancora — la stessa, infinita Foresta di Teutoburgo nelle vesti d’autunno, che non potevo mai stancarmi di ammirare. Ho guardato a destra e a sinistra, e dritto davanti a me, senza dire una sola parola. Osservavo il calare della sera sulle foglie rosso fuoco e gialle e marroni pronte a cadere, pensando alle aquile imprigionate e alla Germania in schiavitù, e bramando il Giorno della Vendetta — “der Tag der Rache” — come ho fatto costantemente, in effetti, per gli ultimi otto anni e mezzo.
Miguel Serrano sugli Ufo e la base nazista in Antartide
Ma le dichiarazioni più sorprendenti sono quelle di Ray Palmer, editore della rivista nordamericana Flying Saucers (Dischi volanti). In un articolo pubblicato nel dicembre 1959 col titolo “I dischi volanti provengono dalla Terra. Una sfida al segreto”, Palmer afferma ed adduce le prove che gli UFO, o dischi volanti, non vengono da altri mondi siderali, né sono veicoli che appartengono ad arsenali segreti di alcuno stato della superficie terrestre. Secondo lui vengono dall’interno della terra ed hanno fatto la loro comparsa dopo il 1945, al termine della Grande Guerra e come un avvertimento agli uomini affinché sospendano l’uso di armi atomiche. Gli abitanti dell’interno, molto più avanzati anche nella scienza bellica, non potrebbero permettere la contaminazione della terra da irradiazione atomica. Il “Black-out” prodotto negli USA nell’anno 1965 fu un avvertimento.
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La corte di Lucifero – Ercole gli argonauti e il Graal
Port-Vendres
Ho visto uscire dal porto un grande peschereccio diretto in Africa. C’erano molti Inglesi a bordo. Mi hanno detto qui che il clima della costa mediterranea francese non era più tanto dolce né tanto regolare come un tempo, e che le spiagge dell’Africa del Nord attiravano ora i turisti più di quelle del Rossiglione. Questo porto, situato ai piedi dei Pirenei orientali, è subentrato ad un insediamento antichissimo. Già i Fenici, che sfruttavano delle miniere d’oro nella montagna, vi avevano fondato un importante deposito. I Greci posero fine al loro dominio e li scacciarono dalla contrada… la città si chiamava un tempo Portus Veneris: “Il porto di Venere”. Io penso che siano esistiti, in tempi assai remoti, uomini simili ai Vichinghi che osarono avventurarsi sui mari.
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Il re del mondo – Il simbolismo del Graal
Abbiamo appena alluso ai “Cavalieri della Tavola Rotonda“; non sarà fuori luogo accennare qui al significato della “cerca del Graal“ che, nelle leggende di origine celtica, è presentata come loro funzione principale; si fa così allusione, in tutte le tradizioni, a qualcosa che, a partire da una certa epoca, sarebbe andato perduto o nascosto: il Soma degli Indù, per esempio, o lo Haoma dei Persiani, la “bevanda d’immortalità“ che ha appunto un rapporto molto diretto col Graal poiché questo, si dice, è il vaso sacro che contiene il sangue di Cristo, anch’esso “bevanda d’immortalità”. Altrove, il simbolismo è diverso: così, presso gli Ebrei, ciò che è andato perduto è la pronuncia del gran Nome divino; ma l’idea fondamentale è sempre la stessa e vedremo poi a che cosa corrisponde esattamente.
Il cordone dorato – La terra cava secondo Miguel Serrano
Prima di iniziare ad esporre gli argomenti e le teorie di quelli che credono nella “Terra Cava”, è importante chiarire che in tutto questo vedo unicamente la ripetizione o “reincarnazione” di un’idea antichissima espressa in tutti i miti e le leggende più importanti dell’umanità, come andremo comprendendo e comprovando nel corso di questo lavoro. Gli “argomenti scientifici” che in seguito si riproducono non hanno maggiore importanza, anche quando sia di interesse darli a conoscere alla stregua di curiosità o di stravaganze. La verità di tutto questo la vedo nell’incarnazione di un Archetipo, considerato più nel senso platonico che in quello junghiano, in cui si sarebbe passato a “psicologizzare” qualcosa di provenienza abbastanza più strana e più “autonoma”. Come diretti e spinti da una forza irresistibile i miti prendono sempre la direzione “iperborea”, per così dire, si dirigono verso i poli e la resurrezione lì o ringiovanimento “apollineo” dell’Eroe solare. La “resurrezione” di Hitler prende nuovamente questa direzione polare e sotterranea.
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