Vi è una leggenda che racconta che gli ariani, guidati da Thor, per salvarsi da un cataclisma, andarono a stabilirsi in Tibet. Sven Hedin, l’esploratore dell’Asia centrale e interna, si spinse fino al Tibet. Fu un amico di Adolf Hitler e un grande ammiratore della Germania nazista. Come vedremo, il regime nazista sapeva molto sul Tibet e manteneva relazioni con quella lontana nazione. Le SS sponsorizzarono diverse spedizioni in quel luogo cosa che è ora possibile provare dato le connessioni che sono state scoperte. Che ai germanici fu permesso di entrare nel paese cosa proibita a qualsiasi altro straniero, era dovuto al fatto che il Dalai Lama era un ammiratore entusiastico di Hitler.
Category: Nazismo Esoterico
Apollonio di Tiana – Il tempio di Wotan
In realtà la morte non esiste che in apparenza, anche se non vi è nascita alcuna, è solo un apparenza. Il passaggio dall’essenza alla sostanza sembra essere la nascita e il passaggio dalla sostanza all’essenza sembra essere la morte, ma in realtà non si è mai nati né mai morti. Si tratta semplicemente di rendersi visibile tramite la densità della materia e quindi invisibile per la sottigliezza dell’essenza. L’essere è sempre lo stesso, l’unica differenza sta nel fatto che l’uno è in movimento e l’altro in riposo. L’essere ha questa particolarità necessaria, il suo cambiamento è determinato da nulla di esterno a sé; tutto diventa parte e le parti diventano il tutto nell’unicità del tutto. – Platone
Noi, il libro della resurrezione – La Lemuria
Sotto l’ombra degli ultimi tre alberi del Toromiro, ella cominciò a ricordare gli antichi tempi: “Niente è sopravvissuto di quella gloria, salvo questa piccola isola, cima di una grande montagna sommersa. Niente altro nell’immensa vastità delle acque. Acqua, acqua da tutte le parti. Siamo nel regno delle Acque, sopravvivendo difficoltosamente. Giganti furono gli abitanti del continente scomparso. Dei, più che Dei. Giunsero dal Polo, dalla Stella del Mattino. Quando tutto fu sommerso dalla grande onda, sulle alte cime si salvarono anche alcuni pastori, schiavi della Lemuria, le razze mescolate dell’animale-uomo. Ed il Pesce, il Grande Pesce.
Il cordone dorato – Atlantide, Iperborea, Mu e Gondwana
Nel Crizia e nel Timeo Platone ci narra di tre sorelle che sorvegliavano il Giardino delle Esperidi: una nera, una bianca ed un’altra rossa. II Giardino si trovava in Atlantide. I colori dell’alchimia sono il nero, il bianco ed il rosso. Nel Timeo si trova questa frase misteriosa: “Uno, due, tre, pero dov’è il quattro”? Anche da Montségur, quattro cavalieri fuggono col tesoro, con il Graal, si conoscono solo i nomi di tre. E dove è il quarto? Nel procedimento alchemico c’è un colore giallo, che sta tra il bianco ed il rosso e che in realtà viene ad essere il bianco stesso, o il rosso, e lo stato dall’indeterminatezza. In questo modo, il terzo è il quarto. Dovrebbe essere, pertanto, cercato il quinto, la Pietra Filosofale, la Quintessenza, il Graal. Quale colore ha il quinto? Forse blu, colore che i Re atlantidei usavano nelle loro cerimonie sacre, in ricordo (Minne) di qualcosa o qualcuno perduto, qualcosa che è andata via, che non si possiede più, che ormai non è più li. Dove si trovava quel blu, quella razza blu, di quegli esseri blu? Nella Thule di Iperborea. Forse su Venere!
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Il cordone dorato – Catari, trovatori e la ricerca del Graal
Molto poco si conosce su questa setta eretica del XII secolo, che arrivò però ad esercitare un influsso decisivo nella zona di Languedoc, la Francia meridionale di oggi, in Aragona, in Italia del Nord, in Germania e, perfino, in Inghilterra. Si può supporre probabilmente che se essa non fosse stata distrutta dalla crociata contro gli Albigesi, e dall’Inquisizione; la storia della Spagna e, quindi, anche del Sudamerica, sarebbe stata molto diversa. La fortezza di Montségur fu il tempio sacro e solare dei Catari nei Pirenei. In tutta la zona esisteva una sorta di rete di posti sacri e di caverne dove si conferiva l’iniziazione. Tra cui quella del Consolamentum, una specie di secondo battesimo, o seconda nascita, ebbe una cerimonia esoterica, il cui significato non si conosce, di nome Manisola. Si suppone che essa derivi da Mani, il fondatore del manicheismo.
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