La vita di H.P.B., come essa preferiva chiamarsi, fu quanto mai avventurosa. Finora furono pubblicate varie sue biografie nelle quali però si riscontravano lacune e contraddizioni anche perché essa non volle, per ragioni a lei note, rivelare i suoi rapporti con i Maestri occulti con i quali si era incontrata in varie parti del mondo e le vicende nelle quali fu implicata nello svolgimento delle missioni che le furono affidate. Comunque negli Archivi della S. T. di Adyar esiste il suo passaporto il quale documenta, anche se parzialmente, le date ed i paesi da lei visitati, inoltre sono state raccolte varie reminiscenze di persone le quali ebbero l’opportunità d’incontrarla nei diversi periodi della sua esistenza. Da tutti questi elementi si può ricostruire la biografia della “Sfinge del XIX Secolo”, come fu definita a suo tempo, da un giornalista americano.
H.P.B. nacque di sette mesi, nell’Ukraina russa, a Jekaterinoslav (attuale Dniepropetrovsk), importante porto fluviale sul fiume Dnieper, il 12 agosto del 1831, alle ore 1 e 42 minuti o, secondo il calendario ortodosso, allora in uso, nella notte dal 30 al 31 luglio, in un periodo in cui in Russia infuriava l’epidemia del colera.
H.P. Blavatsky. fu la primogenita di Peter Hahn von Rottenstern, comandante dell’artiglieria imperiale russa, discendente di antica nobiltà prussiana di Meclemburgo, emigrata in Russia. La madre Elena Andreievna Fadeiev, celebre scrittrice soprannominata “George Sand russa”, fu, a sua volta, una discendente della nobile famiglia ugonotta Baudre du Plessy, emigrata dalla Francia a causa delle persecuzioni religiose.
Ai suoi otto anni la famiglia di H.P.B. si trasferì a Saratov sul Volga, dove il nonno Fadeiev fu nominato governatore della provincia omonima. Il 6 luglio del 1842 morì la madre di H. P. B. di tubercolosi a 28 anni, lasciando tre orfani: Elena, Vera e Leonida. Da allora la loro educazione fu affidata alla nonna materna, principessa Elena Paulovna Fadeiev, nata Dolgoruky, discendente della più antica nobiltà russa. Elena Fadeiev era nota per la sua grande erudizione e diverse pubblicazioni sulle scienze naturali, archeologia, numismatica, ecc. e socia corrispondente della Società Geografica Britannica. A sua volta il nonno era un noto cultore di discipline occulte e possedeva una vasta biblioteca di opere rare sulla magia, alchimia e scienze occulte in generale. A tale proposito H.P.B. scrisse: “…prima dei miei 15 anni lessi (tutti questi libri) con il più intenso interesse e tutte le diavolerie medioevali trovarono rifugio nella mia testa: ben presto né Paracelso, né Kunrath, né Agrippa potevano insegnarmi ancora qualcosa… ”
Nel 1845 il nonno fu nominato direttore del dipartimento di stato per la Transcaucasia perciò la famiglia, unitamente ad H.P.B., si trasferì a Tiflis nella Georgia, sul confine tra la Russia, Turchia e Persia, sulle falde del biblico monte Ararat.
La sorella minore di H. P. Blawatsky , Vera Hahn in Jelihovsky, anche lei nota scrittrice russa, descrisse con molti particolari le vicende della loro vita giovanile le quali furono pubblicate sulla rivista russa “Rebus” di Pietroburgo, di cui esiste ad Adyar una traduzione inglese fatta da H. P. Blavatsky stessa. Pubblicò inoltre altri articoli sul periodico “Russkoie Obozrenie” e un libro intitolato “Moie Otrocestvo” sullo stesso soggetto.
Indipendentemente dalle descrizioni di sua sorella Vera sulla vita giovanile di H.P.B., troviamo nell’opera del generale P.S. Nikolaiev, intitolata “Reminiscenze del principe A.I. Baratinsky”, altri interessanti particolari sugli eventi e le personalità incontrate nella casa dei Fadeiev.
Da tutte queste notizie risulta che H.P.B., sin da bambina, era estremamente vivace, indisciplinata, sensitiva e veggente, tanto che fu spesso consultata dai notabili del luogo e persino dalla polizia sulle vicende più oscure.
Inoltre, come H.P.B. stessa afferma in una lettera, era dotata della facoltà della “scrittura automatica”, dice infatti “Per oltre sei anni, da quando avevo otto o nove anni, fino ai 15, un vecchio spirito… veniva ogni sera da me a scrivere per mio mezzo, in presenza di mio padre, della zia e di molte altre persone di Tiflis e Saratov; ciò continuò per circa sei anni, con una calligrafia chiara e di stile antico in tedesco (lingua che non ho mai imparato a scrivere e neppure a parlare bene)… accumulando in questi anni un mucchio di manoscritti i quali potrebbero riempire dieci volumi…”. Dalla verifica dei dati risultò che tutti corrispondevano alla realtà, salvo il fatto che lo “spirito” comunicante era …vivente e H.P.B. scriveva i suoi pensieri!
H.P.B. commenta quest’esperienza: “… quando sono cresciuta e mi sono ristabilita in salute e vigore, la mia mente divenne prigioniera del corpo fisico, come in ogni altra persona e tutti questi fenomeni cessarono del tutto… “. Essa cita il fatto per dimostrare che le prove di identificazione degli “spiriti” sono spesso fallaci e che i fenomeni psichici dipendono dall’indebolimento psico-fisico del soggetto.
H.P.B. ebbe un’educazione raffinata, com’era in uso presso la nobiltà russa di quel tempo: studiò le lingue russa, francese e inglese, pianoforte, pittura, equitazione, ecc., ma oltre a ciò apprese di prima mano le credenze, usi, costumi dei popoli e religioni più diverse e strinse contatti sia con la “intelighenzia” e la nobiltà russa dì quel tempo come pure con i notabili indigeni armeni, turchi, persiani, curdi e in particolare con i calmucchi nomadi mongoli di religione lamaista.
Ospite frequente della casa dei Fadeiev a Tiflis fu il generale Nikifor Vassilievich Blavatsky, di origine polacca, vicegovernatore di Erivan, capitale dell’Armenia (una delle città più antiche del mondo) con il quale si maritò ai suoi 18 anni, il 7 luglio 1849, ma il matrimonio durò appena pochi mesi in quanto essa si allontanò dal tetto coniugale, recandosi dapprima ad Odessa e poi a Costantinopoli, per incontrare la sua amica contessa Kossilev, con la quale intraprese un lungo viaggio visitando la Turchia, Grecia, Egitto e Francia. In Egitto incontrò il famoso occultista copto Paulos Metamonper il quale aveva le credenziali del principe Galitzin, noto occultista e massone, amico di famiglia di H.P.B. In Francia raggiunse la principessa Bagration-Muharsky, altra amica di famiglia con la quale viaggiò in diversi paesi europei ed infine si stabilì a Londra abitando al Hotel Mivart (attuale Claridge) di fronte al Hyde Park.
Una data memorabile per H.P.B. fu quella del 12 agosto 1851 al suo ventesimo compleanno, quando assistendo ad un corteo di notabili indiani, vide Colui che le appariva nelle sue visioni, il Mahatma M. La sera successiva, trovandosi per caso alla serpentina del Hyde Park, incontrò nuovamente il medesimo Mahatma il quale le predisse che essa avrebbe da svolgere una grande missione, ma non prima che passasse un quarto di secolo e che nel frattempo avrebbe dovuto prepararsi a tale missione recandosi per alcuni anni nel Tibet.
Da allora incominciò la vita enigmatica di H.P.B. la quale culminò con la sua emigrazione negli Stati Uniti, l’incontro con il col. H.S. Olcott e la fondazione della Società Teosofica nel 1875. Soltanto alcuni eventi nell’arco dei 25 anni, dal 1850 al 1875, sono documentati da fonti indirette, mentre gli altri sono talvolta contraddittori.
Secondo una versione, dopo l’incontro con il Mahatma M. a Londra, H.P.B. sembra si sia recata nel Canada e attraversando gli Stati Uniti, sarebbe andata nel Messico, America Centrale e Meridionale, dove avrebbe incontrato altri due discepoli, uno inglese ed uno indiano, con i quali si sarebbe recata in India, tentando di entrare nel Tibet. A causa dello scoppio della guerra di Crimea, tra la Russia e l’Inghilterra (1853-56) la sua cittadinanza russa non le avrebbe permesso di restare in India, perciò, via Giava, Singapore, Cina e Giappone, sarebbe ritornata negli S. U. rimanendovi fino al 1855. Nel 1856 avrebbe incontrato a Lahore degli amici di famiglia,tra i quali il rev. Kùlwein, già ministro luterano alla ricerca della verità in Oriente.
La sorella Vera invece afferma nelle sue “Reminiscenze” che la sorella Elena negli anni 1851-54 rimase a Londra e in qualità di associata alla Filarmonica Britannica sarebbe stata impegnata in una serie di esecuzioni musicali, essendo una virtuosa del pianoforte, discepola del celebre pianista Moschelles ed esibendosi con Clara Schumann e Arabella Goddartin in una “tournée” artistica in Europa con il nome d’arte “Madame Laura” e che soltanto successivamente si sarebbe recata in India, tentando di penetrare nel Tibet, ma per suggerimento del Mahatma sarebbe ritornata in Russia, trovandosi a Pskoff, presso suoi parenti, alla fine del 1858. Misteriosamente ferita e gravemente ammalata si rifugiò nuovamente a Tiflis nel 1860, dove rimase per circa tre anni, girovagando per la Georgia e acquistando una casa ad Ozurgetty. Successivamente ritornò a convivere con il marito generale. V. Blavatsky, per circa un anno, come afferma lei stessa in una lettera diretta al principe Dondukof-Korsakof.
Nel 1864 ricuperata la salute e una totale trasformazione della sua personalità, partì per Kiew, Belgrado, Italia, Grecia, Egitto ed infine riuscì a penetrare nel Tibet, visitando diverse località fino allora inaccessibili agli europei. In seguito affermò esplicitamente di aver visitato Shigatse, Lhassa, Top-Ling, Tashi-Lhum-po, ecc. come pure d’aver abitato nella dimora stessa del Mahatma e nei diversi conventi tibetani, in varie riprese, per complessivi sette anni.
Nel 1867 si trovò a Bologna e in seguito partecipò, con altre dame garibaldine, alla battaglia di Mentana, dove fu gravemente ferita il 3 novembre e abbandonata in un fossato essendo ritenuta morta, ma per Natale la troviamo a Firenze presso i suoi amici. Da qui si recò ad Antivari, Belgrado e Costantinopoli e poi nuovamente nel Tibet, dove incontrò per la prima volta il Mahatma K.H. nel 1868.
Il giorno II novembre del 1870 la zia di H.P.B. Fadeiev ricevette una lettera ad Odessa di questo Mahatma, compilata in francese, nella quale le si annunciava che nel giro di “18 lune” la nipote H.P.B. sarebbe ritornata in famiglia. Infatti dall’India, via mare, H.P.B. si recò a Cipro dove incontrò il Mahatma Hilarion e mentre la nave “Eumonia”, sulla quale viaggiava verso l’Egitto, saltò in aria per un carico di munizioni che trasportava, essa fu tra i pochi superstiti.
Rifugiatasi ad Alessandria d’Egitto, fondò la “Societé Spirite” allo scopo di “spiritualizzare lo spiritismo”, ma non riuscì nel suo intento perciò sciolse la Società nel 1872 e partì per la Palestina, Siria, Paimira arrivando ad Odessa il 18 maggio, come previsto nella lettera del Mahatma, ma non vi rimase a lungo poiché già nel marzo del 1873 si recò a Parigi presso suo cugino “attaché'” dell’ambasciata russa. Nel giugno dello stesso anno partì per New York arrivando il 7 luglio 1873 e dove finalmente ebbe inizio la sua missione.
Il 15 luglio di quell’anno morì suo padre, finanziatore dei suoi viaggi, ed essa si trovò priva di ogni mezzo di sussistenza, tanto che, dovette per campare, impiegarsi in Lavori manuali confezionando fiori. L’eredità del padre, H. P. B. investì in un’azienda agricola, che fallì dopo pochi mesi apportandole ulteriori disagi economici.
Il 14 ottobre del 1874 H.P.B. incontrò il col. H.S. Olcotta Chittenden, dove entrambi si recavano per indagare sui fenomeni parapsicologici che vi accadevano e in tale occasione H.P.B. gli si raccomandò per poter collaborare con qualche giornale presso il quale il col. H. S. Olcott era introdotto, infatti, in data 30 ottobre del 1874 apparve il suo primo articolo sul “Daily Graphic” di New York e da ciò ebbe inizio la sua attività letteraria.
Il col. H. S. Olcott fu una personalità molto nota, per aver promosso dapprima negli S. U. l’agricoltura scientifica, poi come commissario straordinario dell’esercito e della marina, come avvocato del foro di New York, di giornalista e di ricercatore nel campo dei fenomeni psichici. La sua collaborazione con H.P.B. attrasse l’attenzione delle personalità più rappresentative della cultura americana di quel tempo e ciò portò nel 1875 alla fondazione della Società Teosofica che in breve tempo si diffuse in tutto il mondo.
Alla stessa fattoria di Chittenden H.P.B. conobbe anche un suo connazionale della Georgia, tale Michele Betanelly, il quale aveva l’intenzione di stabilire rapporti commerciali con la Russia. In seguito le propose di sposarla, allo scopo di aiutarla nella sua attività spirituale. Dopo molte esitazioni H. P. B. accettò la proposta e passò a seconde nozze il 3 aprile del 1875 nella Chiesa Unitaria di Filadelfia, dove risiedeva Betanelly, ma anche questo matrimonio durò soltanto pochi mesi: nel luglio dello stesso anno H. P. B. ritornò a New York, dove il col. H.S. Olcott, per direttive ricevute da un Mahatma egiziano, le procurò un decoroso alloggio, mentre l’avv. W. 0. Judge promosse la causa del divorzio che fu sentenziato il 25 di maggio del 1878.
L’appartamento di H.P.B. a New York divenne un centro di intensa attività: di giorno H.P.B. era impegnata a fare le traduzioni per i giornali dal russo in inglese e viceversa ed a compilare articoli: ogni sera si riunivano numerosi cultori delle scienze occulte per conversazioni e per assistere ai fenomeni operati da H.P.B., mentre fino a tarda notte H.P.B. e H.S. Olcott erano impegnati nell’opera monumentale della “Iside Svelata”, la quale fu pubblicata dall’Editore J.W. Bouton di New York nel 1877, di cui la prima edizione si era esaurita in dieci giorni ed in un anno furono pubblicate ben tre edizioni. L’opera ebbe un clamoroso successo e fu tradotta nelle principali lingue del mondo.
Frattanto H. P. B. ottenne la cittadinanza americana in data 7 luglio 1878 e, sempre per direttive dei Mahatma, partì, unitamente al col. H.S. Olcott, il 18 dicembre dello stesso anno per l’India, via Inghilterra, sbarcando a Bombay il 17febbraio 1879. H.P.B. ottenne l’incarico di corrispondente dei giornali russi ed americani mentre il col. H. S. Olcott munito del passaporto diplomatico, ebbe le credenziali autografe del Presidente degli Stati Uniti e l’incarico di promuovere rapporti commerciali e culturali dell’India con gli Stati Uniti, ma tutto il loro tempo l’impiegarono invece nella diffusione del messaggio teosofico.
La fama di H.P.B. e del col. Olcott era già stata diffusa in India dall’associazione “Arya Samaj” perciò il direttore del giornale angloindiano “The Pioneer”. A.P. Sinnett di Allahabad andò ad incontrarli a Bombay, dimostrando un grande interesse per l’insegnamento di H.P.B. relativo all’esistenza dei Mahatma, tanto che volle mettersi in rapporto diretto con i medesimi.
Per intercessione di H. P. B. incominciò uno scambio di corrispondenza tra i Mahatma ed A. P. Sinnett, come pure con altri interessati, ciò permise ad A.P. Sinnett di compilare due opere fondamentali. “Il Mondo Occulto” nel 1881 e poi “Il Buddismo Esoterico” (1883) le quali ottennero numerose edizioni e una diffusione mondiale e come dice C. W. Leadbeater, “varando la nave della Teosofia sul mare del pensiero moderno”, Trovandosi casualmente a Madras H.P.B. e H.S.0. s’imbatterono in una vasta tenuta alla confluenza del fiume Adyar con il golfo del Bengala compresero subito che quella sarebbe stata la sede ideale della S. T., l’acquistarono e vi si stabilirono nel dicembre del 1882.
Gli indiani accolsero H.P.B. e H.S.O. ovunque con grande entusiasmo in quanto per la prima volta trovarono due occidentali che pubblicamente difendevano le religioni orientali di fronte agli attacchi dei missionari cristiani di ogni denominazione, tesi a convertire gli indigeni. Per questa ragione la S. T. si rese invisa a tutte le Sette Cristiane le quali non perdevano occasione alcuna per criticare tanto la S. T. quanto i suoi esponenti e ciò spiega i successivi eventi.
Nel 1884 H.P.B. e H.S.O. partirono per un lungo giro di conferenze in Europa, lasciando ad Adyar un Comitato per la gestione corrente, frattanto i coniugi Coulomb, addetti a mansioni di servizio, cercarono di estorcere del denaro dal predetto Comitato minacciando di rivelare ai missionari scozzesi presunti artifici di H.P.B. nel produrre i “fenomeni” psichici, ma il Comitato li espulse dalla sede della S. T. per cui i coniugi Coulomb consegnarono ai missionari di Madras lettere di H.P.B. artefatte, dirette ai Coulomb stessi, dalle quali si poteva ipotizzare indicazioni sospette e che furono diffuse dai missionari mediante la stampa. H.P.B. smentì l’autenticità di queste lettere e fece pubblicare sul “Times” di Londra il 19 ottobre 1885 una diffida di esibire le lettere incriminate per un confronto, ma non riuscì nel suo intento mentre i missionari continuarono a servirsene per diffamare la S. T.
Gli esponenti della S. T. in precedenza rivolsero una richiesta alla Società per le Ricerche Psichiche di Londra, di esaminare i fenomeni operati da H.P.B. ed infatti la S.P.R.P., dopo aver preso nozione dei fatti e delle testimonianze estese un Rapporto Preliminare favorevole e lo fece circolare tra gli associati nel dicembre 1884. Successivamente inviò in India l’avv. Richard Hodgson, il quale in assenza di H.P.B. prese contatto con i coniugi Coulomb ed i missionari di Madras, questi fecero del loro meglio per diffamare ancora H.P.B. e la S.T. L’avv. R. Hodgson senza accertare l’attendibilità di queste insinuazioni, fece un rapporto quanto mai negativo per H. P. B., senza aver mai assistito ad alcun fenomeno né tenuto conto delle testimonianze, specialmente per quanto riguardava i “fenomeni” che avvenivano sia in presenza che in assenza di H.P.B.
Comunque la Società per le Ricerche Psichiche declinò ogni responsabilità del contenuto delle Relazioni riportate nelle sue pubblicazioni, attribuendo ogni merito o demerito ai relativi autori.
A prescindere dal Rapporto sui fenomeni operati da H.P.B., la competenza dell’avv. R. Hodgson fu molte volte contestata dagli studiosi più qualificati come J. Qchorowitz. Ch. Richet. ed altri.
E’ noto che la Società per le Ricerche Psichiche di Londra, fondata il 20.2.1882 per interessamento e finanziamento del teosofo rev. Stainton Moses, docente di lingue classiche all’università di Londra e amico personale di H.P.B. e di H.S.O. fu sostenuta da eminenti teosofi come C.C. Massey (uno dei 16 fondatori della S.T.). W. Crookes, C. Flammarion, ecc. intesa a compiere una ricerca complementare della S.T., ma la presidenza fu affidata al prof. H. Sidgwick, considerato “la più incorreggibile ed esasperante mente critica e scettica dell’Inghilterra. Per comprendere il clima nel quale maturò il Rapporto dell’avv. R. Hodgson basta tenere presente che il membro più influente fu Frank Podmore, il quale “…fu tra i più accaniti negatori dei fenomeni parafisici, considerando questi come allucinazioni o frodi e per sostenere le sue teorie, non esitò spesso a lanciare accuse gratuite ed a falsare, più o meno consapevolmente, la realtà dei fatti…”. Del resto Ch. Richet afferma (op. cit. p. 595) che la S.P.R.P. di Londra si atteneva al principio fondamentale che non esistono fenomeni materiali e che tutto è soggettivo, e la vittima non fu soltanto H.P.B., ma anche altri sensitivi e veggenti di indubbia serietà.
Forse la migliore rivendicazione dell’onore di H.P.B. è avvenuta con la elezione alla Presidenza della Società per le Ricerche Psichiche di Londra del prof. Arthur J. Ellison, noto esponente della S.T. Britannica, il quale dedicò il suo discorso inaugurale alla riabilitazione della memoria di H.P.B. proprio nella sede della stessa Società per le Ricerche Psichiche.
La questione dei coniugi Coulomb amareggiò tanto H.P.B. che si ammalò gravemente e, sia per ragioni di salute sia per non coinvolgere la S. T. nel suo karma personale, nel marzo del 1885, partì dall’India per non ritornarvi più. Si rifugiò dapprima a Napoli (Torre del Greco), poi in Germania a Wurzburg ed Elberfeld e successivamente a 0stenda nel Belgio ed infine a Londra nel maggio 1887, dove trascorse i suoi ultimi quattro anni, i più attivi della sua vita: fondò la “Loggia Blavatsky“, la Rivista “Lucifer”, la “Scuola Esoterica”, completò la “Dottrina Segreta”, la “Chiave della Teosofia”, il “Glossario Teosofico, la “Voce del Silenzio”, compilò numerosi articoli per vari periodici, tenne una vasta corrispondenza con un migliaio di associati e riunioni quasi giornaliere.
H.P.B. morì a Londra a 60 anni non compiuti, per complicazioni di un attacco influenzale, il giorno 8 maggio 1891 alle ore 11:30 a.m., attorniata dai suoi discepoli. Il corpo fu cremato il giorno 11, le sue ceneri furono divise in tre parti e sono conservate rispettivamente a New York, Adyar e Londra.
Nell’orazione funebre il suo segretario particolare G.R.S. Mead, esordì dicendo: “H.P.B. Blavatsky è morta, ma H. P. B., nostra maestra e amica è viva più di prima e vivrà per sempre nei nostri cuori e nella nostra memoria…”.
A 150 anni dalla nascita e 90 anni dalla sua morte siamo in grado di valutare meglio retrospettivamente la gigantesca personalità e l’Opera di H.P.B. Il col. H.S. Olcott descrisse la sua personalità con le seguenti parole: 1) una stupefacente conoscenza occulta e facoltà fenomeniche eccezionali, dipendenti dai suoi rapporti con i Maestri occulti: 2) un brillante talento come oratrice, raffinatezza sociale e protagonista di lunghi viaggi e avventure straordinarie: .3 ) una profonda penetrazione nei problemi filologici, razziali, religiosi e nei misteri e simboli antichi.
Nel corso dei 16 anni di attività pubblica (dal 1874 al 1891) H.P.B. compilò una quantità prodigiosa di scritti originali sui problemi più astrusi non solo delle religioni e filosofie antiche e moderne, ma anche delle scienze positive, polemizzando con eruditi delle relative materie, senza aver avuto un’istruzione accademica o possibilità di consultare opere specialistiche.
La “Theosophical Publishing House” di Adyar pubblicò finora dieci volumi di articoli vari di H.P.B., apparsi sui vari periodici in russo, inglese e francese, oltre alle voluminose opere della “Iside Svelata” (che raggiunse ben 14 edizioni nel corso della sua esistenza), la “Dottrina Segreta” ed altre opere minori, ivi compreso l’epistolario, per complessive circa diecimila pagine.
Tale enorme lavoro non avrebbe potuto compiere se non fosse stata la portavoce di Intelligenze Superiori le quali scelsero H. P. B. per le sue peculiari qualità in un momento storico quando si rese necessaria una nuova dispensazione delle antiche verità adattate all’incipiente civiltà moderna.
In una lettera singolare, attribuita ad un grande Maestro, Mahacbohan, si afferma che: “… la Società Teosofica è stata scelta per costituire la pietra angolare, il fondamento delle future religioni umane…”.
Per “religioni” nel senso orientale s’intendono i “movimenti spirituali” ed infatti, solo dopo la fondazione della S.T. nel 1875 incominciarono a diffondersi in tutto il mondo numerose associazioni, ispirate direttamente od indirettamente dalla letteratura teosofica anche se i relativi rappresentanti “dimenticano” di menzionare la fonte della loro “ispirazione”, ma il fatto viene ormai riconosciuto dagli studiosi più obiettivi.
C. G. Jung affermò: “La conoscenza (delle religioni e filosofie orientali) fu dapprima resa possibile da Max Mueller di Oxford… e rimase riservata ai sanscritisti e filosofi, ma non per molto tempo perché il movimento teosofico, inaugurato da Madame Blavatsky, venne in possesso delle tradizioni orientali e le diffuse tra il pubblico in generale…” .
Che H. P. B. non si è, “inventata” le dottrine che esponeva nelle sue opere lo attesta il dr. D. T. Suzuki dell’università di Oxford e Kioto, specialista del buddismo Mahayana, quando dice: “…indubbiamente M. me Blavatsky è stata iniziata nel lato più profondo del Mahayana e poi rivelò, quanto credette opportuno, al mondo occidentale, come Teosofia… Non vi è dubbio che il movimento teosofico rese noto tra il pubblico in generale le principali dottrine del buddismo Mahayana e l’attuale interesse del mondo occidentale per il Mahayana, indubbiamente è stato diffuso con la conoscenza della Teosofia… “.
L ‘autorevole “New York Herald” del 10 maggio 1891, annunciando il trapasso di H.P.B. scrisse tra l’altro: “…si può dire che nessuno di questa generazione ha fatto di più per riaprire i tesori da lungo sigillati del pensiero orientale… l’Opera di Madame Blavatsky ha già portato i suoi frutti ed è destinata a produrre ancora più marcati e salutari effetti nel futuro. L ’attento osservatore ha già da tempo riscontrato che il tono del pensiero corrente, in molte direzioni, ne è stato influenzato. Un umanesimo più ampio, una speculazione più liberale, una disposizione ad investigare le antiche filosofie da un punto di vista superiore, hanno una diretta relazione con questi insegnamenti. Così Madame Blavatsky ha lasciato la sua impronta nel tempo…”
Fonte: H.P. Blavatsky: La dottrina segreta 1 – Cosmogenesi (Editrice Teosofica Italiana)