Non ci può essere interno senza un esterno. Non ci può essere un esoterismo senza essoterismo. Il tuo corpo è un tempio con lo spirito che risiede all’interno. La mente, il corpo e lo spirito, devono essere puri. Gli “Übermensch” del futuro, i veri discendenti della razza Iperborea non saranno solo puri di spirito ma anche puri nella mente e nel corpo. La mente deve incessantemente avanzare verso la conoscenza e allo stesso tempo guardarsi dalle influenze distruttive della nostra epoca. Una maggiore consapevolezza di queste forze dimostrerà che lo scopo del Demiurgo è di impedire la nostra ascesa verso il vento del nord, facendo cadere il nostro spirito in un abisso buio che ci cattura nel ciclo infinito del samsara.
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15 agosto 2015 / Catari-Templari-Graal, Iperborea-Atlantide, Miguel Serrano
Tags: ascetismo, evoluzione, Graal, iperborea, meditazione, nordico, Sole nero, spiritualità, terzo occhio, vril, yoga
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28 febbraio 2015 / Catari-Templari-Graal, Esoterismo-Occultismo
La telepatia è l’arte di comunicare idee, sentimenti e anche azioni a distanza, senza mezzi intermediari visibili o invisibili, e al di là dalla portata dei nostri sensi, occhi, orecchie, naso. Il nostro caro vecchio amico Fabre ha scritto molto sulla telepatia degli insetti. Gli scienziati moderni fingono di non avere amato Fabre, ma in fondo, hanno per lui, come noi tutti, un’ammirazione affettuosa e senza limiti. Gli Inglesi hanno messo la sua statua bene in vista nel bel mezzo di uno tra i loro più bei musei di storia naturale. Avrei voluto citarlo molto spesso in questo libro, e credo che l’essermene astenuto passerà per un merito e farà piacere agli scienziati moderni.
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9 ottobre 2014 / Catari-Templari-Graal
Port-Vendres
Ho visto uscire dal porto un grande peschereccio diretto in Africa. C’erano molti Inglesi a bordo. Mi hanno detto qui che il clima della costa mediterranea francese non era più tanto dolce né tanto regolare come un tempo, e che le spiagge dell’Africa del Nord attiravano ora i turisti più di quelle del Rossiglione. Questo porto, situato ai piedi dei Pirenei orientali, è subentrato ad un insediamento antichissimo. Già i Fenici, che sfruttavano delle miniere d’oro nella montagna, vi avevano fondato un importante deposito. I Greci posero fine al loro dominio e li scacciarono dalla contrada… la città si chiamava un tempo Portus Veneris: “Il porto di Venere”. Io penso che siano esistiti, in tempi assai remoti, uomini simili ai Vichinghi che osarono avventurarsi sui mari.
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